Fuorisalone 2022: Variazioni di design |Elle Decor

2022-10-10 03:03:45 By : Mr. Samuel Wall

In occasione della Settimana del Salone del Mobile, il Circolo Filologico e Palazzo Visconti aprono le porte alle Design Variations per l’imperdibile rassegna curata da Mosca&Partners.

Ritorna il Salone del Mobile così come lo conosciamo e con lui l’opportunità di poter finalmente visitare alcuni dei gioielli architettonici della città, tra scrigni di bellezze spesso inaccessibili ed edifici dimenticati o poco conosciuti che aprono le loro sale in occasione della settimana del design. È questo il caso del Circolo Filologico e di Palazzo Visconti, edifici nel cuore della città e dal carattere tipicamente milanese che grazie alla mostra corale Design Variations curata da Mosca&Partners diventano due tappe imperdibili all’interno del circuito del FuoriSalone 2022.

Se per la rassegna dello scorso settembre il duo di curatori formato da Caterina Mosca e Valerio Castelli ci ha fatto scoprire il miglior design nazionale e internazionale nelle splendide sale barocche di Palazzo Litta, quest’anno le Design Variations invadono due edifici simbolo della città, ognuno dalla precisa e riconoscibile identità, creando un percorso unico che unisce sperimentazioni, alto artigianato, tecnologia e, ça va sans dire, l’amore per il bello. Per ogni sede sono stati selezionati prodotti capaci di rispondere “per carattere o per contrapposizione” alle sale che abitano, spiega Valerio Castelli, che si tratti di quelle nel gusto Liberty del Circolo o dell’opulenza del Palazzo.

A unire i protagonisti di queste Design Variations 2022 è una particolare attenzione al prodotto, “frutto di un lungo lavoro di ricerca e innovazione che sottende un profondo pensiero progettuale”, come raccontano i due curatori. Sono proprio loro che, accanto all’attenzione per il contenuto, da anni si impegnano a trovare location da valorizzare e mostrare al grande pubblico da una diversa prospettiva. Il percorso quindi non può che cominciare dal Circolo Filologico Milanese, edificio a pochi passi dal Teatro Alla Scala che ospita la più antica associazione culturale della città, nonché una delle prime in Italia.

Ancor prima di varcare la soglia di Via Clerici 10, le variazioni progettuali si palesano al visitatore con la rinnovata facciata dell’istituzione, ripensata per l’occasione dall’illustratrice Olimpia Zagnoli. Le variazioni, ci racconta Caterina Mosca, consistono anche in questo: “solitamente per questo tipo di progetti coinvolgevamo architetti, ma quest’anno abbiamo voluto esplorare un nuovo campo mettendo in luce sinergie tra artista e azienda”.

Sei sagome femminili in scala gigante diventano quindi una reinterpretazione “in chiave contemporanea e personale” delle cariatidi, confessa l’artista, con un'installazione nei toni pop realizzata grazie alle pellicole adesive, sia colorate che riflettenti, prodotte da 3M. L’azienda, che quest’anno celebra i suoi primi 120 anni, ha deciso di sposare l’iniziativa milanese con quella filosofia identitaria che l'ha guidata nel corso degli anni, con l’intenzione di “liberare la forza che troviamo nelle persone, nelle idee e nella scienza”, come racconta Kevin Gilboe, Head of design di 3M.

All’interno del Circolo, a inaugurare la mostra e il percorso, è la soffusa luminosità della sala di Foris, dove la cultura della luce viene riletta nell’allestimento curato da Sovrappensiero Design Studio. Incorniciate e poste su display come fossero opere d’arte, le fonti luminose uniscono la tecnica della stampa 3D e le innovazioni dovute allo sviluppo tecnologico a un’attenzione artigianale all’oggetto, sintetizzando ricerca estetica e perfetta funzionalità. I prodotti esposti risentono dell’influenza dell’architettura, raccontando come anche una lampada possa essere pensata e progettata con un carattere tale da diventare essa stessa una scultura per l’ambiente nel quale si trova e che illumina.

Protagonista dell’ambiente centrale è senza dubbio il carosello progettato da Sebastian Herkner per Thonet, storica azienda tedesca che ha dato vita ad alcune delle più iconiche sedie che hanno fatto la storia del design. Ispirandosi ai valori di comunità e scambio di conoscenza del Circolo Filologico, quello allestito da Thonet è uno spazio di incontro e socialità, trasportando di fatto l’idea di un tradizionale caffè di Vienna all’interno dell’istituzione milanese. Nel cuore della Sala Liberty, il totem luminoso e animato diventa l’espediente per mostrare una collezione delle famose sedie in paglia e legno curvato insieme a buona parte dei più riconoscibili prodotti del brand, ai quali si aggiungono gli ultimi progetti firmati da Sebastian Herkner stesso, Studio Irvine e Werner Aisslinger.

Tutt'attorno alla sala principale si dispongono alcuni dei protagonisti del miglior design nazionale e non solo. Accanto alle novità di altreforme firmate da Doriana e Massimiliano Fusksas, che hanno progettato elementi in alluminio che a prima vista possono apparire sculture per poi trasformarsi in cinque sedute funzionali, Supermama allestisce il suo M for Museum, una vetrina dove poter mettere in mostra prodotti nati dai valori di bellezza, semplicità e inclusività. Attraversando il caffè viennese dove, se si capita nel momento giusto, vengono distribuiti pop corn, il brand siciliano Orografie fondato da Giorgia Bartolini torna a Milano con la sua collezione di oggetti anfibi, a cavallo tra digitale e analogico. I progetti delle nuove leve del design italiano vengono allestite in uno spazio immersivo, dove tra video, laser e suoni, l’arredo rimane protagonista indiscusso.

Al piano superiore, si incontrano per prime due realtà che hanno fatto dell’incontro tra artigianato e innovazione il loro punto di forza. All’interno della biblioteca del Circolo, la ricerca materica di Bufalini porta le forme dell’architettura tra gli antichi e preziosi volumi ivi custoditi. Le reinterpretazioni tecniche di uno dei materiali più antichi sono state affidate dalla storica azienda a Paolo Ulian, già designer nello studio Enzo Mari. A essere presentati sono vasi, ciotole e vassoi, dal profilo plissettato che smaterializza la rigidezza del materiale mettendone in risalto venature e fragilità. A questa serie si aggiungono le lampade dai sottilissimi profili e gli arazzi composti da tessere di un puzzle. Accanto, trovano spazio i drappi di Kawashima Selkon Textiles. L’azienda specializzata in tessuti preziosi e fondata 180 anni fa presenta una collezione che unisce gli archivi storici con lavorazioni moderne e materiali contemporanei, come i rivestimenti cangianti in poliestere che giocano con la luce rivelando nuovi punti di vista.

Affacciato sul carosello inferiore, il percorso al primo piano continua da Scapin Collezioni con i prodotti di Elena Salmistrato e Matteo Cibic. L’installazione realizzata da Studio MILO espone la collezione alla quale il duo di creativi ha dato avvio nel 2021, che oggi prosegue da una parte con un’inedito connubio di marmo e poliuretano e, dall'altra, con il tema del colore declinato in varie sfumature cromatiche. Superati i pattern pensati da Sōdai e da Carlotta Fortuna come rivestimenti in grado di raccontarci la natura, tra giardini fioriti e animali favolosi, cattura l’attenzione l'altalena di Sublimio. Aprile, questo il nome del prodotto, è una seduta sospesa sviluppata con la tecnologia 3D che pur sembrando apparentemente molto esile è in grado di reggere un carico di 1400 kg. Conclude il piano superiore l’allestimento di Ilaria Marelli per Assopiuma, che in una camera di decompressione espone diverse variazioni dell’imbottitura, argomento che dal 1981 è il tema portante dell’associazione.

Prima di scendere al piano interrato, il percorso non può che passare davanti al corner PdiPigna, storica cartiera sulle cui agende tutti abbiamo appuntato impegni, ricordi e scarabocchi e che, proprio in occasione della Settimana del Design, decide di popolare le copertine dei propri quaderni coi volti illustrati da Olimpia Zagnoli. Ad accogliere il visitatore al piano inferiore è il Caffè del Circolo, riportato a nuova vita grazie a un intervento di miglioramento reso possibile grazie a Mosca&Partners col progetto di di Marialaura Irvine in collaborazione con i numerosi espositori, primi fra tutti il brand francese Métaphores e Thonet, che hanno contribuito rispettivamente con tessuti e sedute. “Il nostro obiettivo è quello di restituire alla città un bene valorizzato contribuendo al suo uso” ci raccontano Caterina Mosca e Valerio Castelli. Per quanto riguarda il Circolo, “abbiamo promosso una ristrutturazione definitiva che ha riguardato tanto il rifacimento delle pareti quanto l'impianto elettrico, passando per tutti i mobili e gli arredi presenti, i quali sono stati regalati all’istituzione dai nostri partner”. L’operazione “rappresenta un valore fondamentale per il nostro lavoro: in un’ottica di sostenibilità, distruggere quanto fatto non ha più senso”.

Ad allestire la zona bar del circolo è quindi Marialaura Irvine, con uno spazio che come in un andamento rituale si suddivide in diverse aree: bar, zona lettura e un giardino portato a nuovo splendore. L’intervento materico conserva l’identità Liberty del luogo anche grazie all’impiego di pellicole 3M che si combinano in un incontro di materiali diversi. Gli arredi, dallo stile classico, incontrano prodotti mono-materici di forma&cemento in un ambiente domestico illuminato dalle lampade-icona di Foscarini. Accanto, si trovano i preziosi tessuti di Battilossi, prodotti tra Nepal e Pakistan. L’allestimento, realizzato da Nicola Gallizia, prevede la dissezione nella sala di quattro tappetini di meditazione di 80x80cm, la cui funzione è quella di richiamare ognuno una stagione. Nei grandi tappeti centrali e negli arazzi alle pareti, invece, antichi simboli cinesi dell’Imperialismo vengono riletti in chiave contemporanea, secondo il gusto del brand. A questo si aggiungono i prototipi di sedie, con il modello progettato da Gallizia che si arricchisce e impreziosisce con i tessuti Battilossi.

Il percorso Design Variations prosegue nella seconda tappa di Palazzo Visconti, architettura barocca in Via Cino del Duca 8 e a pochi passi da San Babila. L’aspetto solenne dell’edificio non impedisce che le Variations, in questo caso, giochino con i ricchi decori dell’architettura. È quanto succede nella prima sala con la proposta de Il Centro Studi di Poltronova che propone un allestimento pensato in collaborazione con la Supernova di Archizoom Associati, in una sua tanto inedita quanto colorata versione con pattern firmato dalla designer Laura Bethan Wood. Seguono la poltrona Plasma disegnata da Nigel Coates e il vero protagonista dell’ambiente: l’iconico specchio Ultrafragola di Ettore Sottsass jr. poggiato per l’occasione su una parete rivestita di eco-pelliccia.

Tra gli affreschi della sala Specchiera, Woak crea un contrasto con le lamiere industriali, che fanno da sfondo alla nuova collezione composta da pezzi iconici e senza tempo, traendo ispirazione da alcuni dei periodi più importanti della storia del design. Indissolubilmente legato all’aspetto più artigianale della falegnameria, l’allestimento progettato da ar-o-studio presenta opere, tra gli altri, di Andrea Steidl, Francesco Faccin, Constance Guisset. Il contrasto materico continua con design is diversity, la mostra che presenta i modellini progettati dagli studenti del Politecnico di Milano School of Design all’interno del corso tenuto da Michele De Lucchi, Francesca Balena Arista e Mario Greco.

Coup de théâtre di Palazzo Visconti è indubbiamente la grandiosa torta di jacquard di rame che con la sua scala monumentale si sposa perfettamente con il salone barocco. Dal titolo happy meal, quella che sembra essere una torta su più piani è un oggetto che l’azienda LcD Edition Tessile si è regalata, appunto, per il suo trentesimo compleanno, realizzando questo inusuale oggetto con la collaborazione dell’artista francese Isabelle Léourier. Diversi mesi di lavoro e ben 280 i metri di tessuto: sono questi i numeri che hanno reso realtà la costruzione di un simile elemento di cinque piani, divertissement usato dall’azienda per poter raccontare e mettere scena le proprietà traslucide del materiale ottenute grazie all’impiego di tecniche all’avanguardia.

Si conclude con un elogio alla leggerezza il percorso all’interno del Palazzo Visconti, giungendo alla sala dove i lavori di Mario Trimarchi Design sembrano prendere vita e spiccare il volo. In realtà, la collezione di pietre e vetri Close to the Edge nasce dalla suggestione di un’antica arte giapponese che prevede di meditare creando piccole sculture che ricordino per forma le montagne. L’arte in questione, che aiuta a ridurre il proprio essere egoriferiti, diventa nel caso del lavoro di Trimarchi un esercizio di modestia e rispetto nei confronti della natura e delle sue forze. Ecco che quindi una successione di elementi, calici e piccoli vasi, pur incastrati in un elemento duro e grezzo come la pietra, si liberano grazie alla leggerezza del materiale e della sua lavorazione, che consente di avere quei dettagli nei quali si condensa tutta la bellezza del design.

Design Variations 2022 a cura di MoscaPartners

Circolo Filologico Milanese Via Clerici 10, Milano

Palazzo Visconti Via Cino del Duca 8, Milano